Tesla Network: la rete automatizzata di ride sharing che potrebbe cambiare il futuro dei trasporti

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4 min readOct 16, 2018

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Annunciato a maggio 2018, il servizio di ride sharing a guida autonoma della società di Elon Musk consentirà ai possessori di auto Tesla di mettere a disposizione il proprio veicolo

La rivoluzione che presto trasformerà il nostro modo di concepire i sistemi di trasporto si basa oggi su quattro tendenze parallele: elettrificazione, autonomia, connettività e nuovi modelli di proprietà. È proprio su quest’ultimo trend che Tesla, sempre alla ricerca di nuova opportunità, ha deciso di concentrare le attività del prossimo futuro, delineando un piano per governare questo segmento del nuovo ecosistema automobilistico. Riuscirà tuttavia a metterlo in pratica?

A maggio 2018 — cioè molto prima che Elon Musk annunciasse le sue dimissioni temporanee dalla carica di presidente della società, come parte dell’accordo raggiunto per sanare le recenti accuse di frode — il guru del mondo tech aveva annunciato nel corso di un’intervista il proprio servizio di mobilità condivisa, denominato Tesla Network.

Sulla data ufficiale del lancio Musk non si è sbilanciato più di tanto, affermando semplicemente che le fasi finali di realizzazione sarebbero state completate per la fine del 2019. Quanto al servizio vero e proprio, lo ha definito come

«Un modo per permettere ai proprietari di veicoli Tesla di mettere a disposizione la propria auto privata a guida autonoma a uso di altri utenti».

Proprio come Uber e Lyft, gli aderenti al servizio potrebbero quindi guadagnare dalla condivisione del loro veicolo. Con una differenza: quando si utilizza Uber, sopraggiunge il proprietario della macchina a bordo del suo mezzo. Utilizzando Tesla Network, arriverebbe un’auto a guida autonoma! Secondo il CEO della società, questa tipologia di servizio ibrido, un misto tra car sharing e taxi sharing, rappresenta il vero futuro dei trasporti a livello globale.

Ma affinché Tesla Network possa vedere la luce, l’azienda necessita di risolvere alcune questioni cruciali relative alla regolamentazione in tema di auto a guida autonoma.

L’approccio di Tesla alla mobilità condivisa è infatti fondamentalmente diverso da quello degli altri operatori in campo, poiché si basa su un sistema che prevede che le auto possano capire come percorrere qualsiasi strada, senza un bagaglio di mappe digitali preesistenti.

Al momento sono noti sei livelli di autonomia dei veicoli: si passa da un livello 0, dove le prestazioni di un conducente umano sono determinanti per la guida, a un livello 4 in cui il sistema è in grado di far fronte automaticamente a quasi tutte le situazioni previste o impreviste, fino a un livello 5 di autonomia totale, in cui il sistema è in grado di gestire qualsiasi condizione (anche quelle relative al meteo, al traffico e all’illuminazione).

Una rete automatizzata per il trasporto dei passeggeri come Tesla Network richiederebbe un’autonomia dei veicoli di livello 4 o 5, motivo per cui l’attuale produzione di veicoli deve necessariamente indirizzarsi sul raggiungimento di tali obiettivi.

Elon Musk ha inoltre affermato che Tesla Network è inclusa nel cosiddetto Master Plan Part Deux, un piano automobilistico interno all’azienda in cui sono tracciate le linee guida che consentiranno ai possessori di vetture Tesla di aggiungere la propria auto a una flotta condivisa di veicoli di ride sharing, il tutto tramite una semplice app sullo smartphone. Questo sistema potrebbe persino diventare una fonte di reddito per i possessori, riducendo anche i costi di proprietà dell’auto.

Dal qualche tempo a questa parte, tuttavia, abbiamo sentito parlare molto poco del servizio, non certo perché Elon Musk e la sua società abbiano scelto di disinteressarsene, piuttosto perché ci sono un paio di nodi da sciogliere prima che possa diventare realtà. La questione autonomia senza dubbio, ma anche come la società proseguirà a muoversi con il nuovo assetto societario. In questo momento, pare che sia James Murdoch, CEO della 21st Century Fox, il favorito per sostituire Elon Musk come presidente di Tesla!

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